Segue la risposta da parte di alcuni dei protagonisti della Casa del Popolo
A Donato Altieri e Giuseppe Buompensiere
rispettivamente segretario organizzativo e amministrativo
circolo PD Venosa
Oggetto: risposta a vostra richiesta di contributo per la Casa del Popolo di Venosa
Cari Donato e Giuseppe,
nei giorni scorsi dopo aver ricevuto e letto la vostra lettera abbiamo provato un sentimento misto di rabbia, stupore, ma anche ammirazione.
La rabbia l’abbiamo provata al pensiero che la Casa del Popolo di Venosa possa essere venduta interamente, dopo avere già alienato il primo piano e quello interrato. Sarebbe un grave torto alla memoria e alla vita di quanti negli anni settanta e ottanta si sono prodigati, con in testa Rocco Rascano, alla raccolta di fondi per la sua costruzione coinvolgendo tutti i venosini sparsi per il mondo. Se questo dovesse succedere sarebbe una colpa grave ed imperdonabile per quanti ne sono stati causa e per quanti nulla hanno fatto per impedirlo.
Lo stupore deriva dal fatto che non riusciamo a capire come sia possibile che il circolo PD (del quale noi non facciamo parte per evidenti ragioni politiche) che oggi gestisce quella sede e che nei mesi e negli anni recenti ha prodotto tante iniziative politiche, di formazione e di propaganda riuscendo a far partecipare centinaia di cittadini alle proprie primarie, e che può vantare al suo interno amministratori che negli ultimi 5 anni hanno diretto il comune di Venosa, come sindaco, assessori e consiglieri comunali, nonché la presenza di un consigliere regionale che ultimamente ha pure rivestito la carica di assessore regionale, ebbene un circolo così caratterizzato oggi si rivolge all’”esterno” perché non ha 3.000 (tremila) euro necessari per pagare la tassa IMU e IRES ed è sotto minaccia di vendita della Casa del Popolo.
L’ammirazione l’abbiamo provata pensando che avete avuto coraggio nel portare all’esterno quanto da voi rappresentato. E’ per noi una conferma del degrado della politica che denunziamo da tempo e al quale tuttavia non ci rassegniamo. Costruiamo insieme le nuove regole, fondiamo una nuova comunità nel rispetto reciproco e dando peso e rilevanza a quanti aderiscono a questa nuova comunità da ricostruire.
Alcuni di noi hanno già aderito al vostro appello, altri lo faranno, tutti ci sentiamo impegnati nel realizzare un nuovo percorso e nel fare in modo che la Casa del Popolo ritorni ad essere ciò che hanno sognato ed immaginato i suoi promotori e fondatori: la casa dove incontrarsi, confrontarsi e costruire un futuro migliore per tutti, ma a partire dalle classi più povere ed emarginate che più di altre l’hanno voluta, come segno del loro riscatto sociale.
A voi chiediamo di proseguire nel vostro impegno e di pubblicare il bilancio del circolo per dare conto a tutti delle entrate programmate e di quelle realizzate, nonché delle spese effettuate, sicuri che nella trasparenza e nella chiarezza delle responsabilità sarà più facile trovare la solidarietà necessaria per superare un momento così difficile.
15 aprile 2019 Con molti saluti
Rocco Sileo – Tonino e Filomena Minutiello – Domenico Giura – Canio Lagala – Tonino Garzia
Giovanni Manieri e Dodo Sacchetti da Bologna – Giuseppe Elefante – Nicola Montereale – Daniele Troia
Giovanni e Giuseppe Lisanti – Michele Santoliquido – Martino Bonifacio – Tonino Ruggiero – Pica Emanuele