Molte – forse troppe- sono state le iniziative culturali promosse a Venosa il 13 e 14 aprile nell’ambito del programma VENOSA CAPITALE DELLA CULTURA PER UN GIORNO 2019. Alcune riuscite ed altre meno, anche per l’inclemenza del tempo, ma tutte meritevoli di considerazione e di un bilancio conclusivo rimesso alle valutazioni di quanti vi hanno partecipato.
Personalmente ho seguito le conferenze di Galimberti, Sgarbi e Fusaro. Non so chi abbia fatto la scelta di questa terna, ma dal successo di pubblico registrato ad ogni iniziativa sicuramente trattasi di autori molto apprezzati e conosciuti, che avrebbero meritato (il primo e l’ultimo, almeno) una sede più capiente dove tenere le conferenze. Per il secondo -forse- bisognava insistere un po’ di più perché si mantenesse nel tema affidatogli, ma conoscendo il personaggio riconosco che l’impresa era quasi impossibile.
C’è stato un risultato “culturale” delle tre conferenze? Indubbiamente ognuno può dire la sua. Per quanto mi riguarda confesso subito e pubblicamente -dopo averlo fatto privatamente- che grazie all’iniziativa promossa dal Comune di Venosa e dal suo Assessorato alla cultura ho potuto colmare una grave lacuna personale: non sapevo dell’esistenza e del pensiero del prof. Diego Fusaro invitato a tenere la sua lectio magistralis su “PENSARE ALTRIMENTI NEL TEMPO DELLA GLOBALIZZAZIONE”.
Ho ascoltato con attenzione la “lezione” del professore e ne sono rimasto s c o n c e r t a t o non solo per le cose che ha detto (tutte legittime, per carità!, specie se dette da chi, come mi hanno riferito, è invitato spesso in televisione ed ha pure un titolo di professore -ma in quale Università e da chi sia stato messo in cattedra non l’ho capito-), ma soprattutto per la loro valenza “politica” e la mancanza di un reale contraddittorio. Forse avrebbe dovuto garantirlo il prof. E. Miranda previsto in programma? ma era assente, né è stato sostituito con altri. Certamente questo aspetto, quello cioè del confronto dialettico tra tesi legittime ma discutibili e con immediati risvolti diretti nelle scelte politiche che siamo chiamati a compiere nell’approssimarsi delle elezioni europee, poteva e doveva essere meglio curato.
Qui di seguito è riportato in due parti tagliate (spero solo per ragioni tecniche) il mio intervento di reazione alla lezione del prof. Fusaro, tratto dai video pubblicati sul sito del Comune di Venosa.